
SANITA’,NTERROGAZIONE M5S: IL SISTEMA SANITARIO ACCREDITI CON PROCEDURE CHIARE GLI ENTI CONTRO LA DIPENDENZA DA SOSTANZE
Numerosi servizi e sedi operative degli Enti Ausiliari stanno oggi operando SENZA ALCUNA CERTEZZA che le prestazioni rese vengano effettivamente riconosciute come a carico del Servizio Sanitario Regionale, con la conseguenza che la loro sopravvivenza è letteralmente APPESA AD UN FILO.
La problematica principale attiene quindi alla disciplina degli accreditamenti: non è chiaro infatti quali servizi possano intendersi oggi provvisoriamente accreditati, ma ancor più occorre definire in base a quali procedure e a quali requisiti si possa accedere al regime dell’accreditamento istituzionale.
Per questo i nostri portavoce M5S Antonio Trevisi, Marco Galante e Mario Conca, hanno depositato in data 4 aprile un’interrogazione indirizzata all’Assessore al Bilancio con delega al Demanio e Patrimonio Raffaele Piemontese e all’Assessore alla Sanità e Presidente della Giunta Michele Emiliano chiedendo che si definiscano in maniera chiara le procedure atte ad attestare il possesso dei requisiti di qualità nella conduzione e nell’erogazione dei servizi per la prevenzione, la cura, la riabilitazione e l’assistenza a persone con problemi di uso, abuso o dipendenza da sostanze o comunque affette da una dipendenza patologica. Si valorizzi il budget annualmente speso dal servizio sanitario regionale per l’acquisto di prestazioni presso gli Enti Ausiliari allo scopo di incentivare e sostenere quelli operanti nel territorio regionale ed impedire che a beneficiarne siano in prevalenza strutture ubicate fuori dalla Puglia.
Il processo di accreditamento assume una triplice funzione:
1) garanzia da parte istituzionale, dell’efficienza, della sicurezza, dell’appropriatezza ed adeguatezza dei servizi forniti, nonché del loro inquadramento in una rete complessa di servizi omogenei sul territorio, dal punto di vista quantitativo e qualitativo;
2) garanzia dell’attivazione di strumenti di comunicazione e trasparenza dei servizi nei confronti della cittadinanza;
3) garanzia di disporre di una rete qualitativamente adeguata al fabbisogno definito nella programmazione regionale.