SARPAREA, CASILI: PROGETTO INCOMPATIBILE CON I LUOGHI. UN CENSIMENTO DEGLI ULIVI LO DIMOSTRERÀ
“La reale configurazione paesaggistica dei luoghi, solo parzialmente ricostruita negli atti amministrativi vigenti, non è compatibile con gli interventi proposti dalla Oasi Sarparea Srl. Ora la patata bollente è nelle mani del Comune che deve assumersi la responsabilità di approvare o meno il Piano di Lottizzazione” lo afferma il consigliere regionale M5S Cristian Casili a sostegno di questa tesi spiega che “Un aspetto completamente obliterato fino ad oggi attiene la provvisorietà del censimento degli ulivi monumentali insistenti sul lotto degli interventi.”
Da tempo infatti associazioni, comitati e tecnici del territorio hanno segnalato la necessità di un aggiornamento della mappatura in ragione della presenza di un numero considerevole di ulivi precedentemente censiti come non monumentali pur possedendone tutte le caratteristiche. “Tale adempimento non è di poco conto – prosegue il vicepresidente della Commissione Ambiente – poiché consentirebbe di tipizzare l’intera area come un unicum rendendo così di fatto incompatibile qualsiasi intervento edificatorio, del resto Commissione Tutela degli Ulivi Monumentali sì è già espressa in tal senso. ”
La conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto di edificazione del mega Resort Oasi Sarparea Srl dunque non ha messo in luce molti aspetti fondamentali inerenti l’impatto delle strutture sul territorio. Casili sottolinea come la Sarparea, date le sue caratteristiche di pregio e le sue peculiarità storiche, culturali e paesaggistiche, sia un bene ben definito e la sua monumentalità riguarda tutto l’oliveto “una fulgida testimonianza di uliveto primigenio: una “foresta di ulivi” che ha nel suo DNA un patrimonio di inestimabile valore. A tal riguardo – evidenzia il consigliere neretino – alcuna valenza assume la VAS già rilasciata poiché come più volte da me segnalato l’attuale modifica progettuale ne impone una sua revisione. Ho già provveduto a segnalare questi aspetti rilevanti all’Assessore Regionale Curcuruto e agli uffici preposti, evidenziando che la riduzione volumetrica dell’intervento non può giustificare l’assenza di ulteriori valutazioni.”
“Non ho nessun pregiudizio – precisa Casili – nei confronti degli investitori ed è più che legittimo da parte dei proponenti evidenziare le misure adottate al fine di mitigare l’impatto ambientale e in questo dotarsi di tutti gli strumenti come rendering, fotoinserimenti e ogni altra rappresentazione grafica che attesti lo sforzo posto in essere. Ma il punto è un altro: nessuno al mondo, credo, avrebbe l’ardire di edificare in un parco monumentale di ulivi plurisecolari. Di questo primato – conclude – non vorrei si macchiasse la comunità neretina.”