DDL XYLELLA. Casili: RINVIO DISCUSSIONE DIMOSTRA IL DISINTERESSE DI EMILIANO PER OLIVICOLTORI PUGLIESI

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Emiliano è a Roma impegnato a scalare il Pd e si dimentica degli olivicoltori e degli agricoltori pugliesi. Oggi ancora una volta SI RINVIA la discussione sul ddl per la gestione e il contenimento DELLA XYLELLA FASTIDIOSA.

Un rinvio che DIMOSTRA IL DISINTERESSE DEL GOVERNATORE nei confronti degli ulivi pugliesi, nonostante la xylella fosse il principale punto programmatico della sua campagna elettorale.

Ci lasciano sconcertati le giustificazioni dell’assessore alle politiche agricole Di Gioia che dice di voler attendere i report della commissione agricoltura europea su questioni, come il reimpianto, che non attengono al disegno di legge incentrato su gestione e controllo della fitopatia.
Ritengo inutile fare una legge fotocopia delle decisioni europee, che comunque rimangono sovraordinarie alle altre norme, mentre sarebbe più utile dotarci immediatamente di una legge che punti a impegnare le risorse del PSR già disponibili e ancora congelate in aiuto delle imprese agricole e vivaistiche del territorio che sono giunte allo stremo.

Tra gli emendamenti che ho proposto ci sono i monitoraggi da attivare urgentemente in provincia di Lecce per meglio decifrare lo stato fitosanitario degli ulivi.
Se davvero si vuole salvaguardare tutto il territorio pugliese alle task force e alle belle parole dell’assessore Di Gioia e del Presidente Emiliano devono seguire azioni concrete per rimettere in moto l’agricoltura e l’olivicoltura locale.

È necessario inoltre fare chiarezza sui monitoraggi finora eseguiti, garantendo maggiore trasparenza sui dati in possesso dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale. Mi fa piacere che ora l’assessore Di Gioia rimarchi l’impossibilità di eradicare il batterio, ma questo l’ho già affermato 3 anni fa quando da tecnico ho sollecitato azioni e misure alternative per una corretta convivenza con il complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRo).
I nostri olivicoltori non attenderanno oltre perchè la misura è colma.