“Conoscere quali siano le iniziative che la Regione intende intraprendere per opporsi alla richiesta di ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi ubicata in contrada La Riccia-Giardinello nel Comune di Taranto presentata dalla Italcave S.p.A.” È quanto chiedono i consiglieri del M5S Marco Galante, Cristian Casili e Antonio Trevisi in un’interrogazione indirizzata alla giunta regionale e all’assessore all’Ambiente Domenico Santorsola, al quale i cinquestelle chiedono anche di “essere informati sullo stato dell’iter della procedura coordinata VIA/AIA inerente lo stesso progetto di ampliamento e sapere se l’autorizzazione all’ampliamento della discarica sia stata effettivamente rilasciata da parte della Provincia di Taranto.”
Nel 2014 la Italcave ha richiesto l’autorizzazione per l’intervento di ampliamento di cava e la rimodulazione dei piani di coltivazione, in località “Giardinello-Lariccia” nel Comune di Taranto e “S. Teresa” nel Comune di Statte. Progetto che deve essere sottoposto a valutazione di impatto ambientale (VIA), procedimento attualmente in corso presso la Provincia di Taranto. Il 31 marzo 2015 la stessa azienda ha depositato presso la Provincia di Taranto una istanza coordinata AIA/VIA per il progetto di ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi e di modifica della piattaforma di selezione e inertizzazione.
Contrari i consiglieri del M5S che in merito dichiarano: “Chiediamo alla giunta – spiega il consigliere tarantino Marco Galante – di opporsi all’ampliamento della discarica, vista la sua collocazione in un territorio già martoriato. Nella provincia di Taranto ci sono numerose discariche esaurite e in esercizio, Tra queste la discarica per rifiuti speciali di Grottaglie e la discarica “Vergine” per la quale è stata dichiarata la necessità di intervenire con opportune azioni di bonifica. Quest’area – continua il consigliere cinquestelle – è già ad elevato rischio di crisi ambientale e riteniamo assolutamente inaccettabile l’idea di sottoporla ad ulteriori pressioni. Ci auguriamo – conclude – che in sede di VIA tutte le autorità competenti valutino attentamente i rischi connessi al progetto di ampliamento e,a differenza di quanto fatto in passato, pensino come prima cosa a tutelare la salute dei cittadini.”