COMITATO SEPAC, INTERROGAZIONE M5S: EMILIANO NON HA MAI INVIATO LA RELAZIONE PREVISTA DALLA LEGGE.
“La gestione Emiliano continua all’insegna del pressapochismo. Emiliano, in violazione rispetto a quanto stabilito dalla legge, non ha mai inviato la relazione semestrale del Comitato S.E.P.A.C. che costa alle casse della Regione Puglia 320 mila euro l’anno, già messi a bilancio per gli esercizi finanziari del 2017, 2018 e 2019. Abbiamo presentato una interrogazione al Governo per conoscere numeri, provvedimenti e risultati dell’attività svolta dal Comitato. Vogliamo vederci chiaro.” Queste le dure dichiarazioni dei consiglieri del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti, Antonella Laricchia e Marco Galante in merito al Comitato Regionale del Sistema Economico e Produttivo e le Aree di crisi ( S.E.P.A.C.).
La legge regionale n. 7/2002 ha infatti istituito, presso la Presidenza della Giunta regionale, il Comitato S.E.P.A.C – Task Force Regionale per l’occupazione, al fine di monitorare le situazioni di tensione occupazionale ed elaborare iniziative e misure di coordinamento delle risorse e degli strumenti disponibili per la realizzazione di soluzioni operative a breve e medio termine. Successivamente, con determina Dirigenziale del 2016 è stata composta una short-list di esperti a cui affidare gli incarichi di componenti dello stesso comitato.
“La stessa legge regionale n.7/2002, all’art. 40, – spiega il capogruppo M5S Gianluca Bozzetti – prevede che il Presidente della Giunta, con cadenza semestrale, invii ai Consiglieri regionali una relazione contenente i risultati dell’attività svolta dal Comitato. Ad oggi non è mai pervenuta nessuna relazione da parte di Emiliano a noi consiglieri e ancora una volta si continuano a spendere soldi pubblici, di tutti i cittadini pugliesi con poca trasparenza o con il rischio di un loro non corretto utilizzo.”
“Dal momento che il Comitato S.E.P.A.C. costa alla collettività ben 320.000€ – incalza Bozzetti – è quanto mai opportuno, quindi, fare luce anche sul rapporto costi/benefici di tale comitato. Per tutti questi motivi, con i colleghi Laricchia e Galante, abbiamo interrogato l’Assessore alla Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, e l’Assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, per conoscere la composizione attuale della task force inclusi gli esperti della short list e ricevere i loro Curriculum Vitae, ricevere le copie delle relazioni relative a tutte le annualità successive alla sua istituzione sino a dicembre 2016 al fine di conoscere le attività svolte e gli obiettivi raggiunti, conoscere tutti gli incarichi assegnati negli anni e i relativi compensi dei componenti della task force e degli esperti a cui si sono affidati ed infine conoscere esattamente quanto ha economicamente gravato complessivamente il Comitato sul bilancio regionale. È diritto di ogni cittadino pugliese, prima ancora che di ogni consigliere – conclude – sapere come gli organi regionali espletano i propri compiti e soprattutto come vengono gestiti e spesi i soldi pubblici.”
“Ad aggravare ancora di più il tutto – incalza Antonella Laricchia – c’è il fatto che non è certo la prima volta che ricordiamo ad Emiliano questo suo dovere a cui ancora non adempie. Da un uomo di legge, ci saremmo aspettati di più. Non solo. A dicembre 2016, in sede di legge di stabilità quando puntualmente si stanziano risorse per questa Task Force, proposi un emendamento che stabiliva che tali risorse sarebbero state restituite alle casse regionali se il Presidente Emiliano non avesse presentato la relazione semestrale che è tenuto a presentare. La maggioranza bocciò questo emendamento in maniera del tutto illogica. O forse una logica c’era ed è quella che si sta via via svelando ovvero – conclude – la volontà di continuare a finanziare un organismo senza volerne rendicontare le attività, al cui vertice non può mancare il solito politico che non ha superato le elezioni.”