Discarica Vergine, Santorsola risponde a interrogazione M5S. Galante: Situazione grave. Evitare nuove lungaggini burocratiche
Nei giorni scorsi è pervenuta la risposta da parte dell’Assessore all’Ambiente Domenico Santorsola in merito all’interrogazione urgente presentata dal Consigliere regionale del M5S Marco Galante, atta a conoscere lo stato dei fatti sulla messa in sicurezza e bonifica della “Discarica Vergine” di Lizzano.
Nella risposta l’Assessore Santorsola, dopo aver ricostruito la vicenda e aver ricordato l’esistenza di ricorsi presentati dal gestore dell’impianto contro l’azione imposta dal Comune e dalla Provincia di Taranto, sostiene l’insussistenza di responsabilità in capo alla Regione Puglia dal momento che la Provincia di Taranto, adottando gli atti di sua competenza volti all’individuazione del responsabile della contaminazione ed emettendo ordinanza diretta all’adozione delle misure di prevenzione e messa in sicurezza dell’impianto stesso, risulta aver adempiuto alle procedure previste dalla legge.
“Se da un lato si riconosce che le attività di messa in sicurezza risultano rallentate in attesa delle decisioni pendenti in sede giudiziaria – commenta il Consigliere Galante – dall’altro ci troviamo di fronte ad una situazione paradossale e di inerzia che rischia di produrre un ulteriore protrarsi dei tempi estremamente dannoso per l’ambiente e per la salute dei cittadini. L’inquinamento di suolo e sottosuolo, comprese le falde acquifere (la cui sussistenza è stata confermata da ARPA a seguito delle analisi dei c.d. Pozzi Spia constatando la presenza di diossina, ferro, idrocarburi e PCB) avanza inesorabile, rendendo evidente lo stato di progressiva compromissione delle matrici ambientali. Non è concepibile – prosegue – continuare ad assistere all’inerzia delle istituzioni. E’ necessario assumere un’azione di responsabilità forte da parte di tutti gli enti competenti per evitare ulteriori lungaggini burocratiche. La risposta fornita dall’Assessore non appare sufficientemente chiara in merito alle azioni che concretamente si intendono assumere, chiediamo pertanto che Provincia e Regione si attivino immediatamente a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Se ci si limitasse ad attendere – conclude – gli ormai noti tempi biblici della giustizia, potremmo trovarci di fronte ad un vero disastro ambientale”.