FSE. CASILI: NEGLI ULTIMI ANNI TANTE LE TRAGEDIE SFIORATE. LO SCONTRO DI MARTEDÌ È LA PUNTA DELL’ICEBERG

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“Quanto è accaduto martedì scorso sulla tratta ferroviaria Lecce – Zollino, all’altezza di Galugnano, è  la punta dell’iceberg di un sistema dei trasporti indegno per il Salento. Negli ultimi 5 anni quasi 20 mezzi delle Ferrovie Sud Est hanno preso fuoco e più volte si è sfiorata la tragedia. Ci chiediamo: quanto dobbiamo ancora attendere affinché siano garantite la sicurezza dei pendolari e la pubblica incolumità di chi viaggia su quei treni? Lungo l’elenco degli incendi che si sono sviluppati  negli anni su quei mezzi. Il 30 agosto 2012, su un treno all’altezza di Muro Leccese, si sviluppò un principio di incendio e solo grazie alla bravura del personale di bordo il rogo fu spento nella vicina stazione di Maglie, senza conseguenze per i passeggeri. A marzo 2013 prese fuoco una motrice ed un’intera carrozza di un treno Fse, sulla tratta Gagliano – Lecce fu distrutta dalle fiamme. Ad aprile 2014 si verificarono due casi: uno sulla tratta Zollino – Nardò, dove a prendere fuoco fu un vagone di un treno, anche in questo caso fortunatamente senza conseguenze, e l’altro a Galugnano, dove le fiamme avvolsero un convoglio fermo in stazione. Quello che dovrebbe essere un normale servizio di trasporti sembra un bollettino di guerra. Un problema, quello degli incendi e della sicurezza, che riguarda anche gli autobus delle Fse. Il 9 aprile 2013, un incendio distrusse un autobus a Soleto e si sono registrati diversi casi  in cui a prendere fuoco sono stati pullman con passeggeri a bordo. Ad esempio il 17 giugno 2014 un rogo si sviluppò su un mezzo che percorreva la normale tratta all’altezza di Nardò. Riguardo al trasporto su gomma, di avvenimenti del genere se ne contano tantissimi nel leccese, nel brindisino e nel tarantino. In queste condizioni è evidente che non possa essere garantita la sicurezza dei passeggeri. Si deve procedere con urgenza a sostituire i vecchi autobus con nuovi mezzi e a eliminare i convogli e le motrici ormai obsolete. Siamo consapevoli dello stato drammatico in cui versa Fse, ma i salentini non possono più attendere e rischiare, ogni giorno, la propria incolumità”.