Vaccini. M5S: Dare seguito alla nostra mozione. Emiliano chieda alla Corte Costituzionale di verificare la legittimità del Decreto
“Sui vaccini Emiliano continua a dire tutto e il contrario di tutto. Se davvero vuol fare qualcosa per i pugliesi dia seguito alla nostra mozione, con cui si chiede alla Regione Puglia di impugnare davanti alla Corte Costituzionale il Decreto Vaccini e la Legge di conversione approvata in via definitiva dal Parlamento lo scorso 28 luglio 2017. Una mozione, che ci auguriamo possa essere discussa nella prima seduta del 7 settembre per non far decorrere i termini e con la quale chiediamo una verifica da parte della Corte Costituzionale al fine di chiarire se sia stato legittimo il ricorso da parte del Governo alla decretazione d’urgenza, ancor più nell’ambito di materie (sanità ed istruzione) di competenza legislativa concorrente. Questa sarebbe l’unica azione concreta per tutelare i cittadini, mentre nutriamo forti dubbi sulla possibilità che l’Avvocatura Regionale possa sostenere le cause intentate dai singoli cittadini. Ci auguriamo che Emiliano per una volta faccia seguire ai proclami delle azioni concrete, convincendo anche la sua maggioranza, dal momento che il consigliere Amati è stato promotore a livello regionale della legge sull’obbligatorietà dei vaccini.
Rispediamo al mittente ancora una volta chi ci accusa di mettere in discussione gli aspetti scientifici e l’efficacia di una corretta profilassi vaccinale, ma riteniamo inaccettabile un decreto che introduce l’obbligo di 10 vaccini nel nostro Paese, con il reale rischio di pregiudicare al ribasso le percentuali di coperture vaccinali nonché il diritto alla fruizione di servizi essenziali come scuole materne e nido. Ci chiediamo poi:che fine faranno i bimbi dell’infanzia già iscritti e magari all’ultimo anno che non sono in regola con le inoculazioni? E ancora se la legge è stata scritta per garantire l’immunità di gregge perché basterà pagare una sanzione per iscrivere a scuola il proprio figlio non vaccinato? La Regione deve chiedere una deroga per le iscrizioni in corso e va data tempestiva comunicazione alle famiglie che stanno brancolando nel buio, in giro tra le segreterie scolastiche e i dipartimenti di Prevenzione delle ASL”.