Corecom. M5S: La Proposta di Legge arriva in aula con una celerità mai riscontrata per altri provvedimenti. La farsa continua
“Dalla VII commissione di questo mercoledì al Consiglio Regionale di martedì prossimo. Con una celerità mai riscontrata finora, la Proposta di Legge per la per la modifica della legge istitutiva del Corecom, è iscritta al secondo punto dell’ordine del giorno del Consiglio convocato il 24 ottobre” Lo dichiarano gli otto consiglieri del Movimento Cinque Stelle.
La proposta di Legge, approvata in VII Commissione con il voto contrario dei consiglieri pentastellati, porta a cinque il numero dei componenti del Comitato, spiegano i pentastellati, in modo da accontentare anche chi non è rimasto soddisfatto dalla votazione fatta in aula e assolutamente legittima.
“La proposta di Legge e la fretta con cui è stata discussa – continuano i cinquestelle – sono irrispettose e lesive dei diritti degli eletti e del voto regolare dei consiglieri, espresso secondo la legge vigente del 2012 che portava da cinque a tre i componenti del Comitato. La decisione di sospendere la nomina degli eletti, determinata unicamente dalla necessità di ricomporre gli accordi tra maggioranza e una parte dell’opposizione, è vergognosa ed in contraddizione con la legge stessa che stabilisce l’indipendenza dei componenti dalle forze politiche. Ormai è chiaro – aggiungono – che quando c’è da discutere di problemi come trasporti, sanità o rifiuti le Proposte di Legge giacciono per mesi in Commissione o in Consiglio, mentre quando si tratta di spartizioni di poltrone centrodestra e centrosinistra sono celeri nel trovare soluzioni”.
I pentastellati ribadiscono la richiesta già fatta al Presidente Loizzo di procedere con la nomina dei tre eletti e chiedono che la Proposta di Legge per la modifica dell’ articolo 3 della legge n.3 del 2000 “Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato regionale per le comunicazioni (Co.re.com)” segua l‘iter normale e consueto senza forzature e corsie preferenziali da parte dell’ufficio di presidenza col solo fine di ristabilire gli equilibri tra maggioranza ed opposizione.
“Anche se rimaniamo gli unici ad essere letteralmente indignati da tali comportamenti – concludono – faremo valere le nostre ragioni in aula ricordando il sacrosanto principio che in questi mesi é stato più volte violato, ovvero che la legge deve essere uguale per tutti”.