Taranto, condotta scarica sostanze oleose nel mar Grande. M5S: Faremo chiarezza. Bisogna intervenire tempestivamente
Il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Galante, assieme ai Consiglieri comunali tarantini Massimo Battista e Francesco Nevoli hanno inviato una serie di richieste di informazioni nonché di accesso agli atti indirizzati ad Acquedotto Pugliese, ARPA Puglia, Autorità Idrica Pugliese, Capitaneria di Porto e Provincia di Taranto in merito ai recenti avvistamenti, datati 9 settembre 2017, da parte della Guardia Costiera circa la presenza di sostanze oleose, presumibilmente idrocarburi, provenienti da una condotta di scarico nel Mar Grande in territorio di Taranto.
“Da quando è stata rilevata la presenza delle sostanze oleose fuoriuscite dalla condotta – evidenziano Galante, Nevoli e Battista – la Capitaneria di Porto ha richiesto, alla società preposta al servizio di prevenzione degli inquinamenti e di pronto intervento, l’esecuzione d’urgenza degli opportuni interventi di limitazione e bonifica. Contestualmente, è stato richiesto ad AQP ed ARPA Puglia di intervenire per porre in essere tutte le verifiche del caso.”
“Tuttavia, ad oggi, – proseguono i cinquestelle – la condotta risulta ancora aperta e non risultano essere stati adottati interventi tesi a prevenire la fuoriuscita di altri inquinanti dalla stessa, con il conseguente serio rischio di ulteriori immissioni di sostanze pericolose in mare. Tutto ciò non può far altro che nuocere sia all’ambiente che ai cittadini, la cui tutela della salute sembra ancora una volta essere passata in secondo piano. Per queste ragioni abbiamo ritenuto opportuno richiedere tutte le informazioni e gli atti necessari a fare chiarezza sui gestori della condotta inquinante al fine di fare chiarezza sulle responsabilità di tali sversamenti. Auspichiamo – concludono – che i riscontri possano essere quanto più celeri e puntuali, di modo da poter avere un quadro chiaro della situazione e poter intimare gli uffici e gli enti preposti a mettere fine a tale scempio nel tentativo di tutelare la salute pubblica”.