Ilva, #M5S: “E’ la fabbrica a doversi adeguare alle esigenze del territorio e non il contrario. Emiliano dica chiaramente da che parte sta.”

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Come sempre accade, anche questo pomeriggio durante la seduta consiliare MONOTEMATICA SU ILVA, Emiliano non ha saputo andare oltre le solite belle parole e infatti quando, dopo 45 minuti di monologo, è stato il momento di passare dalle parole ai fatti votando gli ordini del giorno sull’ILVA presentati dai gruppi, lui e la sua maggioranza sono usciti dall’aula FACENDO CADERE IL NUMERO LEGALE.

Solo qualche giorno fa i consiglieri M5S del Comune di Taranto avevano depositato una mozione che chiedeva al sindaco Melucci (PD) di ordinare lo stop della produzione dell’Ilva nei giorni di wind days così da poter permettere ai bambini di andare a scuola e agli adulti di recarsi al lavoro. Una mozione che purtroppo è stata bocciata dal sindaco e dalla sua maggioranza. Per queste ragioni in data odierna avevamo presentato un ordine del giorno che, a prescindere dalle belle parole, avrebbe permesso di tutelare già da subito i cittadini. Chiedevamo, infatti, ad Emiliano di intervenire proprio presso il sindaco di Taranto (che nel teatrino odierno ha anche accolto “con commozione” in Consiglio regionale) perché potesse adoperarsi da subito per bloccare i nastri trasportatori e gli impianti inquinanti della fabbrica nei giorni di wind days piuttosto che costringere centinaia di suoi concittadini a rimanere reclusi nelle proprie case.
Nella nostra mozione chiedevamo anche di rivedere il piano di risanamento ambientale regionale perchè possa prevedere criteri più stringenti di riduzione della produzione di fabbriche come l’ILVA, nelle giornate più critiche. Non possono essere i cittadini ad adeguarsi alle esigenze di una fabbrica che da decenni uccide un territorio, ma deve essere la fabbrica ad adeguarsi alle esigenze di un territorio che deve poter essere libero di vivere una vita normale.

Purtroppo anche oggi Emiliano non ha assunto una POSIZIONE CHIARA come abbiamo fatto noi del M5S che ci siamo espressi da subito, chiaramente, per la chiusura delle fonti inquinanti e per l’avvio, attraverso un accordo di programma, di un processo di riconversione economica che tuteli i livelli occupazionali. L’unica strada possibile.

I TARANTINI NON POSSONO PIÙ ATTENDERE una politica nazionale o locale, che continua a prendere decisioni non sulla base della necessità di salute dei cittadini ma sulla base delle convenienze elettorali di Renzi o di Emiliano.
(Rosa Barone Gianluca Bozzetti Cristian Casili Mario Conca Grazia Di Bari Marco Galante – M5S Puglia Antonella Laricchia Tony Trevisi)