Otranto (Le), crollo falesia. Casili: Quel tratto di costa sia maggiormente tutelato

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“Gli importanti crolli che continuano a manifestarsi lungo il tratto di costa idruntina, a causa dell’erosione marina, non lasciano spazio alle polemiche degli ultimi tempi sull’utilizzo indiscriminato di quel tratto di costa”.

Lo afferma il consigliere del M5S Cristian Casili, in seguito al crollo del costone roccioso nel tratto in cui sarebbe dovuto sorgere il Twiga dI Flavio Briatore.

“In passato – continua il vicepresidente della V Commissione Ambiente – criticai fortemente la scelta dell’allora Sindaco di Otranto Luciano Cariddi e dell’amministrazione in carica di utilizzare il proprio strumento urbanistico (ormai datato e che andrebbe rivisto alla luce delle attuali esigenze ambientali, territoriali e paesaggistiche) alla luce del divieto di balneazione e interdizione di un lungo tratto di mare che rende inapplicabili le previsioni di quel Prg, cioè la creazione di piccoli stabilimenti per migliorare gli accessi al mare. Il mare è il principale responsabile del fenomeno erosivo – prosegue Casili – tuttavia non possiamo permetterci di edificare a pochi metri dal ciglio della falesia. Nel caso del Twiga vicino costone fu realizzato uno scavo con mezzi pesanti per ospitare una piscina di grandi dimensioni. Un intervento impattante sul mantenimento di una costa già classificata come Area a pericolosità geomorfologica molto elevata del Piano di assetto idrogeologico. Oltre al danno paesaggistico – incalza il consigliere cinquestelle – è da irresponsabili prevedere degli accessi al mare, mettendo in pericolo la pubblica incolumità, su aree così fragili. Non a caso è arrivato anche il sequestro dell’area da parte della Guardia Costiera”.

Casili propone all’attuale Sindaco di Otranto, alla luce del divieto di balneazione che durerà per anni, di classificare immediatamente questi tratti di mare come “zone A” nel redigendo piano di gestione dell’Area Marina Protetta di cui si è fatto promotore.

“Questa sarebbe un’operazione utile – spiega il pentastellato – che consentirebbe la massima tutela di una fascia di costa così fragile e lo specchio di mare interessato, che beneficerebbe enormemente del maggior grado di tutela previsto da questo tipo di zonizzazione. Non solo, anche il piano comunale delle coste faccia proprie le emergenze e le criticità geologiche dell’intera area oggetto di crollo. Spero venga accolta questa proposta di buon senso – conclude – che scongiurerebbe nel futuro usi impropri del territorio”.