M5S presenta proposta di legge su nomine e designazioni di competenza regionale.
“Questa proposta di legge introduce una nuova procedura più trasparente e meritocratica per la nomina e la designazione di incarichi di competenza regionale”. Lo dichiara la consigliera Antonella Laricchia, prima firmataria della proposta di legge presentata dal M5S “Norme in materia di nomine e designazioni di competenza della Regione”.
La proposta prevede una distinzione tra le nomine e le designazioni di competenza della Giunta Regionale e quelle di competenza del Consiglio. Per le nomine di competenza del Consiglio Regionale, è previsto un passaggio preliminare dalla commissione consiliare competente, che stabilisce i requisiti che deve possedere la figura oggetto della nomina ed esamina le candidature pervenute. I candidati ritenuti idonei dalla Commissione sono poi valutati dal Consiglio con voto limitato dei singoli consiglieri regionali. Per le nomine di competenza della Giunta, invece, è previsto un parere preventivo obbligatorio della Commissione Consiliare competente su una rosa di candidati. La Giunta nell’atto di nomina deve poi indicare se le osservazioni della Commissione siano state accolte e in caso contrario fornire le motivazioni del mancato accoglimento. La proposta di legge inoltre prevede che entro il 30 settembre di ogni anno sia pubblicato un elenco delle nomine o designazioni da effettuare nell’anno successivo, indicando anche i requisiti richiesti, le incompatibilità e i compensi previsti. Analogamente, entro il 31 marzo di ogni anno si dovrà pubblicare un registro con gli incarichi conferiti l’anno prima.
“Vogliamo liberare questi incarichi dalle ingerenze politiche – spiega Laricchia – e proponiamo che questi incarichi non possano essere conferiti a chi abbia avuto incarichi direttivi o esecutivi regionali o nazionali in partiti e movimenti politici e neanche ai candidati non eletti alle elezioni regionali per i cinque anni successivi all’elezione stessa. In questa maniera, le nomine politiche si affrancano dalle logiche elettorali, o peggio clientelari, alla base del degrado della qualità dei servizi offerti ai cittadini. Con questa proposta, le uniche logiche da seguire nella scelta degli incarichi sono quelle della meritocrazia e professionalità, per garantire una reale e percettibile efficacia nell’attività della pubblica amministrazione”.