RITARDO ATTUAZIONE PSR. CASILI: “EMILIANO STACCHI LA SPINA A DI GIOIA E RISPONDA AL GRIDO DI DOLORE DELLE IMPRESE AGRICOLE PUGLIESI”.
La Puglia è fanalino di coda tra le regioni italiane per quanto riguarda l’attuazione del PSR, un ritardo che sta affossando l’intero comparto agricolo. Ammonta a oltre 1 miliardo e 65 milioni il tesoro che non riesce ancora ad essere speso, nonostante riguardi la programmazione 2014-2020. Lo si comprende analizzando i dati contenuti nel report trimestrale sullo stato di avanzamento della spesa pubblica al 31 dicembre scorso, diffuso dalla Rete Rurale Nazionale.
La Regione Puglia è accreditata di un avanzamento di appena il 9,64%, rispetto ad una media nazionale del 13,40% e al di sotto della media delle Regioni più in difficoltà, dell’11,92%.
In pratica sono a RISCHIO DISIMPEGNO OLTRE 200 MILIONI DI EURO.
Nonostante le rassicurazioni dell’Assessore Di Gioia, lo stato di attuazione del PSR PUGLIA è assolutamente deficitario, trascinato in un buco nero in cui si è impantanato ormai da anni. È passato un anno e mezzo da quando si sono manifestate le prime problematiche e ancora oggi ci sono delle difficoltà da parte delle aziende ad accedere alle graduatorie, a causa di una predisposizione errata dei bandi. Una situazione che ha portato una pioggia di ricorsi al Tar, che se venissero accolti porterebbero all’annullamento dei bandi e a una nuova ripubblicazione degli stessi, con il rischio che non ci sia il tempo per predisporre il nuovo iter e quindi in definitiva di perdere le risorse.
Le responsabilità di questa amministrazione regionale sono lampanti, basti pensare che durante la scorsa legislatura il PSR 2007-2013 è andato a compimento, e moltissime aziende hanno potuto contare su finanziamenti fondamentali per avviare nuovi investimenti.
Adesso invece le imprese non investono più perché sanno che il contributo è a rischio. Un danno enorme per il comparto cardine dell’economia regionale.
EMILIANO STACCHI LA SPINA A DI GIOIA e risponda al grido di dolore delle imprese agricole pugliesi.
(Cristian Casili)