EMERGENZA XYLELLA. CASILI: EMILIANO DEVE DARE RISPOSTE, FINORA NESSUNA MISURA EFFICACE PER IL CONTROLLO DELLA BATTERIOSI

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In Puglia è attesa nei prossimi giorni la visita dei Commissari dell’Unione Europea, una visita che potrebbe sortire effetti nefasti per la nostra regione con ulteriori minacce di sanzioni.

Con il solito pressapochismo che lo contraddistingue, il presidente Emiliano, anziché preoccuparsi di dare delle risposte al territorio, preferisce scaricare sul governo nazionale tutte le responsabilità per il fallimento della gestione della Xylella in Puglia.

La verità è una sola: Emiliano non ha mai avuto una visione che consentisse alla nostra regione di definire strumenti efficaci per il controllo e la gestione della batteriosi ed è mancata totalmente la pianificazione nelle zone infette. A tal proposito non c’è traccia di una strategia per consentire ai nostri produttori di pianificare al meglio il reimpianto che, di questo passo, sarà pregiudicato dal peso della burocrazia con un grave danno per le imprese salentine. Anche in questo caso il Presidente si inventerà qualcosa e scaricherà su altri le sue responsabilità.

Dal canto nostro torniamo a chiedere la convocazione di un Consiglio regionale monotematico sulla Xylella. Occorre velocizzare alcuni interventi e per farlo servono idee chiare: profilassi nelle fasce di contenimento, reimpianto nella zona infetta, misure finanziarie adeguate, dilazione dei mutui per le aziende colpite, sburocratizzazione. È inutile mettere la testa sotto la sabbia, fino ad oggi in provincia di Lecce in pochi hanno provveduto alla trinciatura e alle lavorazioni di campo per abbassare la quantità del vettore e con essa la potenzialità di ulteriori infezioni. Le poche aziende agricole che si danno da fare vedono compromesso il proprio lavoro a seguito della impossibilità economica dei più ad intervenire con un abbandono ormai cronico della superficie investita ad ulivo.

Emiliano si svegli e dia risposte urgenti: in provincia di Lecce l’agricoltura è morta e con essa rischia di scomparire un intero paesaggio.
(Cristian Casili)