M5S: METODI FASCISTI DI LOIZZO, IMBAVAGLIA IL M5S E CALPESTA LA VOLONTÀ POPOLARE. CHI AMA LA DEMOCRAZIA NON PUÒ TACERE
In data odierna sono state decise le nuove composizioni delle Commissioni consiliari regionali e i partiti di destra e della “democratica” sinistra si sono resi protagonisti di una ennesima VERGOGNA AI DANNI DELLA VOLONTÀ’ POPOLARE.
Ancora una volta al M5S, la principale forza di opposizione votata dai pugliesi, non è stata assegnata NESSUNA PRESIDENZA di Commissione. Ma il fondo si è toccato quando il Presidente del Consiglio regionale Loizzo, non nuovo a comportamenti dittatoriali che umiliano il ruolo di garanzia che è chiamato a ricoprire (un esempio => https://goo.gl/4XqgWi ), HA DECISO DELIBERATAMENTE di ridurre da 2 ad 1 i rappresentanti del M5S nella delicatissima VII Commissione e portando a 2 il numero dei consiglieri del gruppo Misto.
UNA DECISIONE COMPLETAMENTE PRIVA DI LOGICA E di fondamento dal momento che il regolamento del Consiglio regionale stabilisce chiaramente all’art. 9 che le Commissioni devono “risultare composte in maniera proporzionale, per quanto possibile alla consistenza numerica di ciascun Gruppo in Consiglio” e non fa menzione di alcun criterio legato alla rappresentatività delle diverse provenienze politiche. Il M5S conta 8 consiglieri (il 15,7% dei rappresentanti del Consiglio) mentre il gruppo Misto ne conta 6 (l’11,7%), eppure da oggi in VII Commissione il M5S è rappresentato da un solo consigliere mentre il gruppo Misto ne ha 2.
Lo stesso regolamento all’art. 2 stabilisce che debba essere proprio il Presidente del Consiglio regionale il garante e colui che dovrebbe far “osservare il regolamento”. Loizzo, colui che avrebbe dovuto far rispettare le regole, è stato il primo a trasformarle in carta straccia.
Stiamo già valutando tutte le azioni da perseguire, ovviamente anche quelle legali.
È CHIARO IL TENTATIVO DI CERCARE DI ARGINARE LA NOSTRA OPPOSIZIONE soprattutto in vista della discussione di provvedimenti delicati come la LEGGE ELETTORALE dove, evidentemente, il PD di Emiliano e le destre pugliesi stanno cercando di replicare i danni già fatti dal governo Renzi a tutto il Paese con il Rosatellum. Per non parlare della prossima modifica del regolamento interno del Consiglio regionale, che disciplina il funzionamento e le attività del Consiglio e prevede l’immunità per i consiglieri regionali.
Quanto accaduto oggi è un insulto non solo a noi ma alla volontà dei cittadini pugliesi hanno espresso nel 2015 ed un attacco alla volontà popolare. Chiediamo all’ex magistrato Emiliano che nel recente passato ha utilizzato parole forti contro le derive fasciste, e agli altri consiglieri dei partiti di maggioranza e opposizione di non rendersi complici e di prendere una posizione in merito se conservano un minimo di amore per la verità e per il rispetto delle regole.
LE DERIVE DITTATORIALI DI OGNI NATURA VANNO COMBATTUTE E STIGMATIZZATE SEMPRE, anche e soprattutto quando si manifestano non per strada ma all’interno delle istituzioni ad opera di eletti dal popolo che dovrebbero essere i custodi delle regole della democrazia.