Discarica di Burgesi. Trevisi: I responsabili dell’inquinamento devono pagare per il danno ambientale
“Dalla giunta regionale ancora tutto tace per quanto riguarda la bonifica della discarica di Burgesi. A distanza di anni, e nonostante una delibera che dispone l’avvio delle attività di monitoraggio del sito, non abbiamo ancora un cronoprogramma e nel frattempo leggiamo notizie allarmanti sui livelli di diossina nell’acqua prelevata dai pozzi spia”. Lo dichiara il consigliere del M5S Antonio Trevisi in seguito agli articoli apparsi oggi sulla stampa in merito al rapporto dall’Arpa sui campioni di acqua prelevati a luglio, in cui sarebbero stati rilevati livelli di diossina superiori ai valori limite di tossicità in 3 dei 5 pozzi.
“Ad oggi – continua il pentastellato – qualcosa si è mosso solo grazie al Ministro per il Sud Barbara Lezzi, che in accordo con il Ministro dell’Ambiente,ha sollecitato il sopralluogo del sito da parte dell’autorità di bacino distrettuale Appennino meridionale, fondamentale per predisporre un piano d’azione. Da tempo i cittadini chiedono alla Regione e agli enti preposti risposte su eventuali pericoli per la salute, ma al momento non c’è stata alcuna risposta. Solo promesse durante le tante riunioni fatte: noi crediamo che una corretta e trasparente informazione sia doverosa, dal momento che la falda sia risultata inquinata da sostanze che possono provocare gravi malattie. Bisogna risalire al più presto alle cause che hanno determinato questa situazione e assicurarsi che i responsabili paghino per il danno ambientale creato”.