Piano Strategico per Taranto. Galante: Coinvolgere tutto il territorio per far partire la riconversione
“Come consiglieri tarantini abbiamo partecipato in maniera trasversale alla redazione della legge speciale su Taranto “Indirizzi per lo sviluppo e la coesione economica e sociale del territorio di Taranto” che ha come obiettivo principale andare oltre l’ex Ilva e gli impianti inquinanti del territorio, per questo adesso riteniamo assurdo essere estromessi dal tavolo per la redazione del piano strategico che deve partire proprio da quell’obiettivo”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante in seguito alle audizioni dei rappresentanti dell’Asset sul piano strategico per Taranto.
“L’Agenzia – continua Galante – e i consiglieri regionali avrebbero dovuto avere un confronto continuo, mentre siamo stati costretti a chiedere l’audizione del Commissario Sannicandro, attraverso il Consigliere Liviano coordinatore del Progetto della legge speciale su Taranto, per capire a che punto sia il piano strategico e quali siano i progetti finanziati. E francamente ci preoccupa che le risorse destinate all’economia del mare, che avrebbe dovuto essere il perno della legge su Taranto, siano state destinate ad altro. Il coordinamento con i consiglieri del territorio è fondamentale per superare le divisioni e mettere insieme tutte le parti coinvolte: dalla gente comune ai diversi stakeholders. Occorre la più ampia partecipazione possibile, che porti alla creazione di un vero e proprio laboratorio urbano per attuare la riconversione economica, non limitato a focus tematici con i portatori d’interesse come fatto finora. In commissione ci è stato garantito, a partire dal prossimo anno, un incontro al mese e speriamo sia realmente così. Ora leggeremo la relazione che l’Asset ha presentato sul piano strategico, come previsto nella legge – continua il pentastellato – per conoscere le rendicontazioni di spese, obiettivi e criticità e alla luce dei dati emersi ci confronteremo per superare le criticità e mettere le basi per la riconversione dell’economia della città”.