Fondi europei, Piano di Rafforzamento Amministrativo. M5S interroga Emiliano: Cosa è stato fatto fino ad oggi?
Il Programma Operativo degli investimenti europei per la Regione Puglia prevede, tra i vari strumenti, anche un Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA), che serve a fissare delle azioni volte a rendere più efficiente, rapida e trasparente la macchina amministrativa che si occupa proprio del POR. Un vero e proprio vademecum, scandito da un cronoprogramma in un arco temporale di massimo 24 mesi, ma cosa è stato fatto fino ad oggi? Per avere chiarimenti le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia e Grazia Di Bari hanno presentato un’interrogazione rivolta alla Giunta Emiliano.
“Il Piano di Rafforzamento Amministrativo è praticamente il punto di partenza per il buon funzionamento del Piano Operativo stesso – dichiarano Laricchia e Di Bari – invece mancano intere pubblicazioni sul sito che dovrebbero garantire la trasparenza di tutti gli iter ed è impossibile capire esattamente cosa sia stato fatto di tutti gli interventi prefissati e se questi hanno prodotto benefici.”
Il PRA definisce gli obiettivi di miglioramento e standard di qualità, intervenendo sull’organizzazione della macchina amministrativa regionale, semplificazione legislativa e procedurale, intervendo sul personale qualificato, ridurre tempi e procedure per renderle compatibili con le regole comunitarie e rendere più trasparenti gli iter di assegnazione e di controllo. Di ciascuna azione prevista dal PRA, sono inoltre definiti il cronoprogramma (a partire dall’adozione del nuovo PO da parte della CE) e le strutture regionali responsabili.
“Tutto in evidente ritardo – spiegano le consigliere cinquestelle – Per questo abbiamo interrogato Emiliano, responsabile politico del PRA, e la sua Giunta, per conoscere lo stato reale di avanzamento del Piano, cosa è stato prodotto, se è stato efficace e chiediamo inoltre che vengano rese pubbliche le relazioni previste dal piano stesso. In buona sostanza, quello che chiediamo sono proprio le domande che il Piano stesso si pone per raggiungere i target che prefissa.
Tecnicamente, la programmazione scade l’anno prossimo, per fortuna i fondi possono essere utilizzati fino al 2023, ma è sotto gli occhi di tutti la cattiva gestione dei fondi, in primis quelli del PSR, e non lo diciamo certo noi che la Regione Puglia risulta essere tra le ultime regioni in classifica per la spesa dei fondi europei e non accetteremo da parte di Emiliano la solfa per la quale dovremmo anche accontentarci di essere migliori tra i peggiori.
Anche in ambito della Comunicazione Istituzionale del POR ci sono evidenti carenze: capire come accedere a un fondo è cosa per pochi. Dovremo attendere il 2023 – concludono le consigliere – basterà la campagna elettorale dell’anno prossimo?”