ILVA, M5S: Audizioni non ci hanno detto nulla di nuovo. A Taranto non servono speculazioni di una certa politica ma un lavoro serio e costante
Le audizioni odierne non hanno purtroppo detto nulla che non si sapesse da almeno 30 anni. ARPA ha confermato l’inquinamento presente nel sottosuolo delle collinette ecologiche sottolineando come si tratti di un problema già denunciato diverse volte negli ultimi anni e mai affrontato anzi completamente ignorato dai governi precedenti. ASL dal canto suo ha detto poco affermando di non poter confermare scientificamente che da tale danno ambientale derivi un danno sanitario fino a quando non verrà effettuata una caratterizzazione è un’analisi del rischio che non è stata ancora effettuata per ragioni che sfuggono. Insomma posizioni che confliggono con gli allarmismi emersi in questi ultimi giorni e che forse servivano più ad alimentare le solite speculazioni politiche di qualcuno (a cominciare da Emiliano che però non si fa problemi ad accumulare in quella città tonnellate di rifiuti) come se a Taranto non ci fossero già abbastanza problemi seri e drammatici. Problemi che possono essere affrontati e che si stanno affrontando in un solo modo: con un lavoro serio e costante nella direzione di un processo che parta dalla tutela della salute dei cittadini esigendo il rispetto del cronoprogramma delle prescrizioni presenti nel piano ambientale con l’addendum imposto dal ministro Di Maio ad Arcelor Mittal e che, contestualmente, preveda un lavoro di riqualificazione dell’area che sia oltre che economica e produttiva anche sociale e culturale. Ed è esattamente ciò che abbiamo iniziato a fare in questi mesi senza la pretesa assurda di poter cambiare una situazione talmente grave da un giorno all’altro.