PSR. Casili: Numeri confermano il disastro di Emiliano e Di Gioia. Si rischia di non raggiungere il target di spesa previsto
“Il disastro del Psr è suffragato da numeri e dati impietosi, che riguardano lo stato di avanzamento della spesa pubblica per quanto riguarda il periodo 2014-2020, riferito al primo trimestre del 2019. La Puglia è penultima in Italia. Una vergogna che in altre regioni avrebbe provocato da tempo le dimissioni dell’assessore competente. Mentre qui abbiamo avuto solo finte dimissioni, rientrate nel giro di una settimana e assistiamo ancora a tarantelle e passerelle politiche di Di Gioia ed Emiliano, i due artefici di questo disastro”. Lo dichiara il consigliere del M5S Cristian Casili, evidenziando le cifre che attestano le grosse criticità del principale strumento di finanziamento rurale. Una su tutte, lo stato di avanzamento della spesa, per la Regione Puglia pari al 19,60%, notevolmente inferiore sia alla media nazionale (30,83%) che a quella delle Regioni meno sviluppate (27,13%).
“Peggio della Puglia solo la Regione Marche, con il 18,10% – continua Casili – per quanto riguarda, invece, le Regioni meno sviluppate, la Puglia si conferma all’ultimo posto, superata da altri territori del Meridione come Calabria, Sicilia, Campania e Basilicata. Una mancanza che provocherà un effetto domino. Il rischio concreto è quello di dissipare un patrimonio di finanziamenti che, soprattutto in questo periodo storico, avrebbe portato linfa vitale agli agricoltori e alle nuove generazioni che si affacciano in questo settore lavorativo”. Non a caso, evidenzia sempre Casili, la rimanente quota Feasr 2016 da liquidare entro il 31 dicembre 2019, in modo da evitare il disimpegno automatico, è pari ad euro 175.759.511,08, notevolmente superiore agli importi delle altre Regioni.
“Su due Misure, la 5 e la 9, la percentuale di avanzamento della spesa è pari a zero – prosegue il consigliere – mentre per la Misura 4 è di appena il 14,85%, grazie esclusivamente al trascinamento di progetti approvati e non terminati nella precedente programmazione. Ricordo che la Misura 4 è quella che ha la dotazione pubblica maggiore rispetto alle altre, ovvero la bellezza di euro 525.000.000,00, e comprende la Sottomisura 4.1 operazione A “Investimenti materiali e immateriali delle imprese agricole finalizzate a migliorare la redditività, competitività e sostenibilità delle aziende agricole” e la Sottomisura 4.1 operazione C “Sostegno per investimenti per la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende olivicole della zona infetta relativamente alla Xylella fastidiosa”. Si tratta di due settori cruciali, che hanno vitale bisogno di fondi ma che invece sono ancora all’anno zero. Dati per cui ci saremmo aspettati che anche la maggioranza chiedesse le dimissioni dell’assessore, che invece vengono chieste solo ora per una mera questione politica di spartizione delle poltrone”.
“Nonostante il Tar si sia recentemente espresso, consentendo l’aggiornamento di due delle graduatorie contestate (Sottomisura 4.1 operazione A e Sottomisura 6.4), la situazione resta comunque grave ed è concreto il rischio che la Regione Puglia possa non raggiungere il previsto target di spesa. Emiliano e Di Gioia – conclude Casili – si vergognino per aver mortificato e fatto fallire il settore più importante della Regione, come se già concause naturali, xylella e maltempo in primis, non siano stati sufficienti per mettere in ginocchio le nostre imprese”.