Autonomia differenziata. M5S: “Unico argine alle ambizioni secessioniste della Lega”
“Il M5S è l’unico argine alle ambizioni secessioniste della Lega. Grazie alle nostre battaglie abbiamo riportato l’autonomia nel solco della Costituzione, a tutela di tutti gli italiani: non ci saranno dipendenti della Scuola che passeranno alle Regioni, stipendi regionali e neanche stipendi di serie A e stipendi di serie B. La Regione Veneto aveva chiesto, nella bozza di autonomia inviata al Governo, di porre il personale della Scuola alle dipendenze della Regione: questo avrebbe avuto come conseguenza una differenza di stipendi tra la Regione Veneto e il resto d’Italia e anche maggiori difficoltà nelle assunzioni e nel trasferimento del personale scolastico da una Regione all’altra. Il Sottosegretario Salvatore Giuliano e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte hanno fatto ragionare i Ministri Bussetti e Stefani, portando alla loro attenzione anche il pericolo che la Corte Costituzionale bocciasse un’autonomia posta in questi termini. Rimossi anche i temi delle gabbie salariali e della possibilità di variare l’offerta formativa su base territoriale, inserendo o sottraendo alcune materie dall’elenco curriculare. Stralciati poi i passaggi legati al costo storico e al costo medio nazionale pro capite, che avrebbe creato scuole e studenti di serie A e serie B. Inizialmente, era infatti previsto che per i primi tre anni, dall’entrata in vigore dell’autonomia, i costi sarebbero stati calcolati rispetto al costo storico, vale a dire la spesa storica di ogni Regione. Ma se in questi tre anni non ci fossero stati i fabbisogni standard, si sarebbe passati al costo medio nazionale pro capite. Questo metodo avrebbe portato a un impoverimento di alcune regioni a beneficio di altre, perfino a percepire nel tempo il 20 % delle risorse in più o in meno. Stiamo lavorando a testa bassa per difendere il Sud e di certo per farlo non abbiamo bisogno di mozioni presentate solo per vedere il proprio nome sui giornali”.