Treni regionali. M5S: “Diminuzione delle corse e nessun avviso sul nuovo orario. Giannini intervenga”
“Treni superaffollati, corse diminuite e impossibilità da Foggia di raggiungere la stazione di Torre Quetta la mattina senza fare un cambio. Questi i primi effetti dell’orario estivo di Trenitalia, partito questa mattina senza alcun avviso che informasse gli utenti nelle stazioni nei giorni scorsi. Un film già visto e su cui avevamo presentato un’interrogazione qualche mese fa, con l’introduzione dei nuovi orari a dicembre scorso. Ci aspettiamo che l’assessore ai Trasporti Giannini avvii immediatamente un confronto con l’azienda per ridefinire gli orari e dare la possibilità a chi deve raggiungere il consiglio regionale dalla Capitanata di non fare cambi come avveniva fino alla scorsa settimana”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S dopo le numerose segnalazioni arrivate questa mattina dai pendolari che tutti i giorni raggiungono Bari.
“Capiamo l’esigenza di un nuovo orario estivo per venire incontro ai turisti – continuano i pentastellati – ma non può essere penalizzato chi ogni giorno raggiunge Bari per lavoro. Con i nuovi orari non compaiono più i cosiddetti Regionali veloci per chi arriva da Lecce e Brindisi, ma restano solo i Regionali. Per i pendolari che arrivano da Foggia invece non ci sono più convogli che fermino a Torre Quetta, ma si è costretti a fare il cambio. Una fermata in teoria inaugurata appositamente per permettere ai lavoratori delle sedi regionali di arrivare in treno è costata €1,4 milioni. Invece chi viene dalla Capitanata è costretto da oggi a cambi di treno da Bari o ad altre fermate intermedie, con buona pace del cartellino da timbrare. A fronte di tutto questo, Trenitalia non ha neanche inviato le opportune comunicazioni agli utenti, come ad esempio notifiche per quelli registrati sulla APP. Il risultato sono state attese infinite e convogli stracolmi. Auspichiamo che l’assessore Giannini affronti la questione per arrivare a soluzioni che non penalizzino gli utenti che anche d’estate il treno lo prendono per lavoro e non per piacere”.