Home Trasparenza Inchiesta Foggia. Galante (M5S): “Siamo stati gli unici a batterci perché Cda delle ASP non fosse nominato solo dalla Regione”
Inchiesta Foggia. Galante (M5S): “Siamo stati gli unici a batterci perché Cda delle ASP non fosse nominato solo dalla Regione”

Inchiesta Foggia. Galante (M5S): “Siamo stati gli unici a batterci perché Cda delle ASP non fosse nominato solo dalla Regione”

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“Emiliano continua a non proferire una sola parola su quello che avviene in Regione in materia di nomine. Non si può far passare per normalità l’indicazione politica da parte di un consigliere regionale per un ruolo così importante come quello di commissario dell’ASP. Per evitare situazioni di questo tipo in consiglio ci siamo duramente scontrati con la maggioranza per chiedere che nel ddl di modifica della legge 30 del 2004 (quella che disciplina le ASP)  fossero approvati gli emendamenti limitativi del potere di nomina regionale del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale e volti a consentire che le decisioni siano assunte da soggetti designati dai Comuni in cui hanno sede le strutture operative delle Aziende di servizi. Una discussione che ha portato al rinvio della norma in commissione, dove continueremo a batterci per non accentrare il potere di nomina nelle mani della Regione. Non si può andare avanti con nomine fatte solo sulla base di logiche politiche, non tenendo conto di curricula e meriti e soprattutto dei bisogni socio-assistenziali del territorio che l’attività delle ASP è chiamata a soddisfare. Lo ripetiamo ancora una volta: la politica dev’essere lasciata fuori quando di tratta di sanità e strutture per la cura delle persone fragili. In questo specifico caso Emiliano non ha accettato l’indicazione politica, ma non basta, perchè nel frattempo non è ancora stato nominato alcun Commissario e il Cda, seppur decaduto, continua a svolgere l’ordinaria amministrazione. Comportamenti come questo favoriscono logiche clientelari che combattiamo e abbiamo sempre combattuto. Il presidente invece di autoassolversi e fingere che vada tutto bene dovrebbe prendersi le sue responsabilità per i fallimenti in sanità sia per quello che riguarda l’erogazione dei servizi che il contrasto alla corruzione”.