Trani (Bt). M5S visita Centro Polifunzionale Territoriale. “Assistenza territoriale che funziona permette di migliorare cure e abbattere costi”
“Il Centro polifunzionale territoriale di Trani è un’eccellenza che va valorizzata e replicata per poter dare assistenza territoriale ai pugliesi, migliore qualità della vita e abbattimento dei costi. L’esempio concreto di potenziamento della sanità territoriale previsto nel DM 70 quasi del tutto inattuato dalla Giunta Emiliano, che invece ha solo chiuso ospedali e tagliato indiscriminatamente posti letto in nome di nuovi nosocomi che non si sa se e quando vedranno la luce”. Lo dichiarano le consigliere del M5S Antonella Laricchia e Grazia Di Bari che nei giorni scorsi hanno visitato il CPT di Trani, nato nel 2014 nell’ex ospedale della città. All’interno della struttura prestano servizio 10 medici di base, 8 infermieri e 10 collaboratori in cooperativa. Gli infermieri, operando a domicilio e nel CPT assistono mediamente circa 150 pazienti al giorno. Vengono garantite prestazioni medico-infermieristiche, di diagnostica, terapie, medicazioni e cure domiciliari. La segreteria segue una media di 500 – 600 assistiti al giorno e i contatti telefonici sono circa 1500 a settimana In quattro anni e dieci mesi sono state erogate 421.118 prestazioni medico – infermieristiche, di cui 231.400 dal personale medico e 178.531 da quello infermieristico. Nel 2019 sono state erogate circa 67.506 prestazioni infermieristiche.
“Questa esperienza, avviata e basata perlopiù sulla buona volontà del personale – continuano le pentastellate – ha già dimostrato, numeri alla mano, di poter far risparmiare alla ASL almeno 700mila euro in spesa farmaceutica. In questo contesto, con gli infermieri, gli uffici segreteria e un archivio preciso sullo storico dei pazienti, si abbattono i codici bianchi nei pronto soccorso, ma cosa più importante è possibile gestire in maniera più efficiente e mirata i pazienti con criticità maggiori. Questa realtà sposa perfettamente la nostra visione di sanità, che i cittadini meritano, e di cui parlavamo già 5 anni fa. Una medicina territoriale che funziona migliora la qualità della vita, riduce l’ospedalizzazione e di conseguenza i costi e dà la possibilità a cittadini di scegliere liberamente se rivolgersi alla sanità privata. Una scelta al momento obbligata, viste le lunghe liste d’attesa per poter eseguire anche una semplice visita. un altro risultato del nostro assessore alla Sanità e della inutile legge regionale per il contrasto alle liste d’attesa”.