
Far interagire il mondo delle imprese e quello della formazione attraverso un tavolo che si riunisca a cadenza regolare, tra i rappresentanti di imprese, sigle sindacali, Università, ITS e istituzioni della formazione per definire gli obiettivi strategici e monitorare continuamente il loro raggiungimento; programmare le politiche di sviluppo economico e tecnologico anche con i distretti attraverso un Piano di sviluppo economico e il potenziamento della Smart Specialisation Strategy, partendo dalla ricognizione delle risorse economiche e dal coordinamento dei numerosi Piani previsti per disallineare le attività politiche istituzionali dai tempi elettorali e renderle quindi funzionali a cittadini e lavoratori e non ai politici; attrarre gli imprenditori nei centri per l’impiego e rendere l’Arpal pienamente operativa, perchè i centri per l’impiego diventino un punto di riferimento per lavoratori, inoccupati, formatori e aziende attraverso lo “Spazio Azienda e Capitale Umano” e lo “Sportello Apprendistato e Alternanza lavoro” da attivare promuovendo un rafforzamento dell’identità professionale degli operatori; orientare la formazione per l’occupazione dei cittadini attraverso la sperimentazione dello strumento della Dote unica lavoro e la revisione della disciplina in materia di accreditamento degli enti di formazione nella direzione del placement e della premialità (marchio di qualità) per le realtà che offrono una formazione qualificata e di qualità, legata agli obiettivi di inserimento delle persone nel mercato del lavoro e della riqualificazione professionale per prevenire e gestire lo skill mismatch tra il fabbisogno delle imprese e l’offerta formativa; promuovere la rete dei cervelli pugliesi all’estero.
Sono questi alcuni dei punti del programma del Movimento 5 Stelle sul lavoro presentato dalla candidata del M5S alla Regione Puglia Antonella Laricchia in una diretta Fb insieme ai consiglieri regionali Gianluca Bozzetti e Antonio Trevisi in un evento moderato dal giornalista di Lavoradio, Vito Verrastro.
“Lavoro e formazione sono gli ambiti più importanti della programmazione – spiega Antonella Laricchia – la mancanza di lavoro è il primo problema dei pugliesi, ancor di più in questo momento di emergenza. L’obiettivo del programma del M5S è rimodulare il mondo del lavoro, ponendo al centro alcune categorie come le donne, i giovani, i disoccupati e i lavoratori a rischio creando una rete con il mondo delle imprese, le sigle sindacali, le università per far in modo che domanda e offerta possano davvero incontrarsi. Nella nostra regione è preoccupante il dato sull’occupazione femminile: a fronte del tasso di occupazione maschile simile alla media italiana, le donne occupate infatti si fermano al 35,6%. A questo si aggiunge anche un gender gap salariale: gli uomini con retribuzioni basse sono pari al 18,3%, le donne al 23,4% Il mondo della formazione diventa fondamentale per l’occupazione. Vogliamo puntare su investimenti nella formazione professionale 4.0 e centralità delle competenze, in raccordo con le esigenze del mercato del lavoro e delle imprese, per gestire lo “skill mismatch”, per realizzare l’allineamento con le mutevoli esigenze del tessuto produttivo e garantire una riqualificazione professionale. Ma anche potenziare l’Università e riprogrammare le politiche si sviluppo economico, partendo dalla ricognizione delle risorse economiche”.
“La mancanza di lavoro è una delle principali cause che costringono i giovani pugliesi a lasciare la loro terra. Il fenomeno dell’emigrazione è un problema che accomuna le regioni del Mezzogiorno e la Puglia non ne è esente – spiega il consigliere Antonio Trevisi commentando uno studio commissionato dal M5S proprio sulla fuga dei talenti dalla Puglia – per questo è necessario creare una sezione regionale dell’emigrazione pugliese con il compito di monitorare il fenomeno dell’emigrazione e mettere in rete i cervelli pugliesi all’estero per promuovere tra di loro e con loro uno scambio di buone pratiche, iniziative di ricerca e di agevolazione del rientro. Nel decennio 2006-2016 dalla Puglia circa 40 mila laureati sono emigrati fuori regione, nella maggior parte dei casi per mancanza di adeguate opportunità lavorative. Non possiamo perdere ancora i nostri talenti”.
Ma il futuro del lavoro è anche innovazione e tecnologia: “Smartworking e telelavoro si sono rivelate fondamentali e hanno permesso ad alcuni Paesi di risentire molto meno della crisi economica successiva all’emergenza Covid-19. Per questo oggi – spiega il consigliere Gianluca Bozzetti – dobbiamo avviare procedure di informatizzazione e digitalizzazione del mondo del lavoro. Sin dall’inizio della legislatura abbiamo lavorato per mettere in connessione le differenti realtà territoriali con la proposta di legge che poi diventò disegno di legge sull’apprendistato e il recupero degli antichi mestieri. Creare un dialogo continuo tra università, ITS e istituti di ricerca è necessario per capire quali sono le reali esigenze lavorative territoriali e per far partire percorsi di apprendistato e alternanza scuola lavoro che permettano ai giovani di inserirsi nel mondo del lavoro con le specificità territoriali. Come è necessario interloquire con gli attori territoriali per tutelare il lavoro locale ma soprattutto puntare su ricerca e innovazione tecnologia che possono rappresentare il futuro per il nostro territorio, che non deve più essere depauperato dalle delocalizzazioni”.
“Le parole chiave che muovono il nostro programma sono: ascolto, territorio, condivisione, confronto e dialogo costruttivo, sinergia, reti per lo sviluppo. I punti fermi sono la centralità e cura della persona e delle imprese puntando sul capitale umano, che è la forza intrinseca di ogni organizzazione pubblica e privata. Tutti fattori chiave – conclude Laricchia – che consentiranno di traghettare la Puglia in un contesto di eccellenza per il raggiungimento di un vantaggio competitivo duraturo per il mondo del lavoro, i giovani, le imprese, il territorio”.