
Sospensione servizio trasporto disabili in Salento. Casili: Inaccettabile assistere a braccio di ferro tra Comuni e Asl
“Siamo a luglio ed è inaccettabile assistere al braccio di ferro tra Asl e Comuni per quello che riguarda il trasporto delle persone con disabilità nelle province di Lecce e Brindisi. Questa situazione va risolta da un punto di vista normativo: la politica deve prendere una decisione e non continuare ad assistere al rimpallo di responsabilità tra amministrazioni. Parliamo di un servizio essenziale per le famiglie, che non può e non deve essere negato per problemi burocratici. La norma del 2010 stabilisce che il costo del servizio, che non rientra nei LEA, sia a carico delle Asl al 40% e a carico dei Comuni per il 60%, ma questa divisione delle spese ha generato contenziosi tra le aziende sanitarie e i Comuni, di cui però hanno fatto le spese i cittadini più fragili e questo è inammissibile. Seguiremo la situazione e chiederemo aggiornamenti costanti all’assessore Lopalco, che ha assicurato a breve un incontro tra le parti. Il servizio è stato sospeso agli inizi di maggio e non si può attendere ancora”. Lo dichiara il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili a margine delle audizioni da lui richieste in III Commissione Sanità sulla sospensione del servizio trasporti disabili ai centri diurni del Salento.
“Parliamo di un blocco – continua Casili – che penalizza decine di famiglie, che non hanno alcuna colpa per la situazione che si è creata, e non possono sostenere da sole i costi del trasporto, o peggio ancora essere costrette a restare in casa. Quello del trasporto assistito verso i centri diurni è un servizio di cui usufruiscono migliaia di utenti disabili e non ci possono essere province in cui è garantito e altre no. Siamo al fianco delle famiglie e faremo il massimo, al di là del colore politico, per far sì che non siano costrette a pagare per colpe non loro ”.