
Rigenerazione del paesaggio salentino. Il vicepresidente del Consiglio Cristian Casili promuove incontri con associazioni di categoria, ordini professionali e Università per progettualità condivisa
“Dalla prossima settimana promuoverò una serie di incontri con le associazioni, le cooperative, gli ordini professionali, gli agricoltori e il mondo accademico per elaborare idee e progetti per la rigenerazione paesaggistica del Salento che, lo voglio ricordare, non passa solo per i reimpianti. Al termine degli incontri sarà elaborato un documento che presenterò all’assessore Pentassuglia, con cui da tempo ho avviato una proficua interlocuzione sul tema e sulle misure del PSR che possono dare nuovo slancio alla nostra agricoltura. Questo è il tempo di essere tutti uniti, senza divisioni politiche, e lasciandoci alle spalle la litigiosità di un territorio che oggi in modo collettivo deve lavorare per la più grande sfida della sua storia. Le risorse di transizione del 2021-2022 sono pari a 544 milioni e l’assessore in conferenza stampa assieme al presidente Emiliano ha ribadito la volontà di stanziare ulteriori risorse per la rigenerazione olivicola, per venire incontro ai bisogni del territorio devastato dalla Xylella. Un’opportunità che bisogna cogliere appieno, per questo ritengo indispensabile il coinvolgimento di chi tutti i giorni è in prima linea”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili.
“Abbiamo raggiunto un risultato importante che ho fortemente voluto- continua Casili – portando a 60 milioni di euro la dotazione per la sottomisura 4.1.C ‘Sostegno per gli investimenti per la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende olivicole della zona infetta relativamente alla Xylella fastidiosa’ e con l’aggiunta di nuovi criteri per la sottomisura 8.1 ‘Sostegno alla forestazione e all’imboschimento’. Parliamo di un primo passo di un percorso ancora lungo per cui serve una programmazione a lungo termine con una progettualità che contemperi le esigenze di tutti gli attori coinvolti. Non abbiamo bisogno di soldi a pioggia, per questo ritengo indispensabile riunire tutti gli attori interessati, in modo da avere una visione organica e proporre un approccio integrato. È indispensabile il contributo di tutti per poter riscrivere la storia agricola del Salento”.