L’analisi fatta si focalizza su 5 imposte:
- Addizionale comunale all’IRPEF
- Addizionale regionale all’IRPEF
- IRAP
- Tasse automobilistiche (Bollo auto)
- Tassa sulle acque minerali
Indipendentemente dalla scelta di un’aliquota unica oppure di più aliquote, i comuni pugliesi mostrano valori medi sempre superiori rispetto alle medie italiane e alle medie delle altre regioni del Sud. In particolare, la media dell’aliquota unica dei comuni pugliesi è di circa lo 0,7 contro lo 0,6 delle altre regioni italiane e del Sud.
Le aliquote addizionali regionali Irpef per il 2020 della Puglia sono sempre inferiori alla media italiana e quasi sempre rispetto alla media delle altre regioni del sud per ciascuna fascia di reddito. Le uniche due eccezioni sono nella fascia dei redditi da 28 mila a 55 mila euro, dove la Puglia ha un’aliquota più elevata di 0,09 punti (1,71 contro 1,62 della media delle altre regioni del Sud) mentre nella fascia da 55mila a 75 mila, la differenza è limitata a solo 0,02 punti rispetto alla media delle altre regioni del Sud. la Puglia ha avuto un gettito per contribuente più basso della media italiana e delle altre regioni del Sud.
Sull’Irap le cose si invertono: la Puglia tende ad avere aliquote sempre più elevate rispetto alla media nazionale e alla media delle altre regioni del Sud tranne che per le Pubbliche Amministrazioni e gli enti pubblici. Ma se analizziamo il gettito fiscale per contribuente siamo al penultimo posto e questo significa che si reagisce male a una aliquota così elevata.
Le tasse automobilistiche aumentano in base agli effetti inquinanti del carburante.
Abbiamo fatto alcune ipotesi, per esempio se scegliessimo di abolire l’IRAP e il bollo e aumentare IRPEF di +0.5% avremmo un saldo negativo per la Pubblica Amministrazione e quindi bisognerebbe trovare coperture imponenti. Ma noi vogliamo scongiurare l’aumento IRPEF.
Per questo se scegliessimo di abolire l’Irap dei soggetti in perdita, infatti è la tassa più odiata proprio perché viene pagata anche dai soggetti in perdita, e aumentassimo IRPEF del +2,1, avremmo un saldo positivo per la pubblica amministrazione.
Ma c’è anche un’altra ipotesi: aboliamo IRAP per i soggetti in perdita e aumentiamo IRPEF di 0,5% e avremmo un saldo positivo del 6%.
Per questo, prevediamo che nel breve periodo si possa abolire l’IRAP per i soggetti in perdita, come misura post Covid, sostenibile e per questo possiamo prevederla.
Nel medio lungo periodo, invece, vogliamo valutare l’abolizione dell’aliquota IRAP fino all’azzeramento, per le attività economiche del clean-tech, ovvero quelle che riducono le emissioni inquinanti delle attività produttive), un modo per incoraggiare gli investimenti in questo settore.
Mentre, vogliamo lasciare IRAP massimo per le imprese inquinanti, che sono al lato opposto della tendenza alla tutela ambientale che ci proponiamo.
Come anche prevediamo un’aliquota regionale IRAP massima a impianti di compostaggio e discariche private. Un obiettivo che potremo realizzare nel momento in cui, come abbiamo spiegato nel programma Ambiente, la Regione decida di liberarsi dalla morsa dei privati per utilizzare impianti pubblici: una scelta doverosa e su cui siamo carenti da 20 anni. In Puglia, non abbiamo un impianto di compostaggio pubblico per quanto sia una pratica virtuosa perché dal rifiuto produce materia.
Vogliamo anche valutare la riduzione dell’aliquota regionale Irap fino all’azzeramento per le attività economiche con fatturato fino a 100 mila euro.
In ultimo, prevedere l’eliminazione del bollo per le auto elettriche, azzerato per i primi cinque anni e poi ridotto a un quarto.
Queste sono le proposte per andare nella direzione di un’economia sostenibile.
Focus su acque minerali e termali:
Dal “Rapporto sullo stato delle acque minerali e termali 2014-2015”:
- Estensioni delle aree concesse per l’estrazione alla fine del 2014: 252 ha, di cui la grande maggioranza ricade nel territorio della Provincia di Bari (69,5%)
- Emunti 58.286.365 litri di acqua nel 2014
- La maggior parte dell’acqua emunta è stata imbottigliata in bottiglie di plastica (99,9%)
- Due etichette in tutta la Puglia con cui sono state imbottigliate le acque minerali nel 2014
Dopo la conferenza Stato-Regione del 16 dicembre 2016 viene previsto che oltre al canone superficiario si aggiunge un importo da calcolare sull’effettiva utilizzazione dell’acqua, attraverso l’individuazione di un canone dell’emunto o dell’imbottigliato.
La Giunta ha approvato un disegno di legge a cui con un emendamento abbiamo chiesto l’adozione del triplo canone. Per noi l’acqua è un bene prezioso. Aumentado questa tassazione possiamo finanziare altri aspetti del settore idrico, per esempio quelli su cui siamo carenti.
Per questo prevediamo, l’introduzione del triplo canone determinando una quota per gli ettari, una per i volumi emunti ed una per i volumi imbottigliati (distinguendo tra imbottigliamento in plastica e in vetro), nonché una analoga analisi e rimodulazione canoni per le tasse di concessione.
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